Non si può non pensare a come è diversa la mietitura e la trebbiatura oggi rispetto a quella del secolo scorso. Fino all’ ‘800 si falciava a mano e la mietitura richiedeva un ingente sforzo di uomini ed energie, al caldo sotto il sole. Cominciava di buon mattino e i contadini si concedevano solo una pausa all’ora di pranzo quando consumavano il pasto all’aperto.

Si passava poi alla trebbiatura, un lavoro in cui era richiesto lo sforzo di tutta la famiglia di contadini: si percuoteva manualmente il grano per separare i granelli dalla spiga. I nostri nonni ancora possono raccontarci tutto questo.

Solo nei primi decenni del ‘900 queste operazioni cominciarono ad essere supportate da macchinari: mietitrici e trebbiatrici.

Oggi, grazie alla tecnologia, anche il lavoro agricolo si sta trasformando. Il contadino non è più quello che a testa bassa lavora il campo, ma enormi e tecnologiche mieti-trebbie di ultima generazione hanno velocizzato e trasformato l’attività di raccolta.

Noi di Agricolus siamo andati in campo per seguire queste operazioni da vicino. Siamo saliti sulle trebbie, dotate di comode poltrone ed aria condizionata, dove tutte le operazioni sono monitorate e facilitate da computer e sistemi di posizionamento preciso.

Software e sensori installati nelle mieti-trebbie calcolano in tempo reale le rese del raccolto e permettono l’esportazione dei dati per essere integrati in software GIS o in software di precision farming. Grazie a questi dati georoferiti possiamo realizzare mappe di resa, che permettono in modo intuitivo di visualizzare la resa per ettaro delle diverse porzioni di campo: un dato importante per valutare situazioni di criticità nei singoli appezzamenti o avere un riscontro sull’esito dei trattamenti effettuati sulla coltura.

PSR-Umbria-2014-2020-–-Misura-16-–-Sottomisura-16.1

Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020 – Misura 16 – Sottomisura 16.1

Stiamo conducendo le prime operazioni di raccolta presso l’azienda Fondazione Per l’Istruzione Agraria in Perugia, che si estende per una superficie complessiva di oltre 1800 ettari in centro Italia, all’interno di un importante progetto di ricerca finanziato attraverso il Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014-2020 – Misura 16 – Sottomisura 16.1.

Tra i nostri obiettivi quello di migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiarne la ristrutturazione e l’ammodernamento.