La lotta al cambiamento climatico e la transizione verso sistemi agricoli più sostenibili passano anche attraverso strumenti innovativi come i crediti di carbonio. Per le aziende agricole questa opportunità non è solo ambientale, ma anche economica: adottando pratiche virtuose e monitorandole con precisione è possibile generare crediti vendibili sul mercato, così da creare una nuova fonte di reddito.

In questo percorso, le tecnologie digitali e l’agricoltura di precisione giocano un ruolo chiave.

Cos’è un credito di carbonio?

Illustrazione che rappresenta un certificato di crediti di carbonio agricolturaUn credito di carbonio corrisponde ad una tonnellata di CO2 equivalente (tCO2e) rimossa o non emessa grazie a specifiche pratiche agricole sostenibili. Questi crediti possono essere certificati e venduti a imprese che intendono compensare parte delle proprie emissioni di gas serra.

Il mercato dei crediti di carbonio agricoli sta crescendo rapidamente, grazie anche all’attenzione delle filiere agroalimentari verso un impatto climatico nullo.

Perché l’agricoltura è centrale?

Campo coltivato senza aratura con residui di colture precedenti, pratica che contribuisce alla produzione di crediti di carbonio in agricolturaL’agricoltura, responsabile di circa il 10% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea, può diventare parte della soluzione climatica. Pratiche come: riduzione delle lavorazioni, cover crops, ottimizzazione dell’uso di fertilizzanti e agroforestazione, permettono di sequestrare carbonio nei suoli e ridurre le emissioni dirette.

La tecnologia al servizio della sostenibilità

Per trasformare una pratica sostenibile in crediti di carbonio è necessario un processo rigoroso di monitoraggio, reporting e verifica. In questo scenario, l’agricoltura di precisione contribuisce in modo decisivo con la sua capacità di raccogliere informazioni puntuali e dati tracciabili su diversi aspetti come l’uso del suolo, le emissioni e l’efficienza delle pratiche adottate.

Sensori in campo, immagini satellitari e modelli previsionali possono quantificare in modo oggettivo il bilancio del carbonio aziendale, monitorando:

  • La quantità di carbonio organico accumulata nel suolo.
  • Le emissioni di gas serra legate a concimazione e lavorazioni.
  • L’efficienza dell’irrigazione e l’impatto sulle emissioni di protossido di azoto.

Con Agricolus è possibile raccogliere e analizzare in modo integrato tutti i dati necessari per certificare le pratiche virtuose e avviare un processo di generazione di crediti di carbonio verificabili. Il tutto con la garanzia di dati oggettivi, validati e facilmente accessibili, sia per l’azienda agricola sia per gli organismi di certificazione.

Schermata della piattaforma Agricolus con la funzionalità campi

Piattaforma Agricolus – funzionalità “campi”

Prospettive future e sfide attuali

Il mercato volontario dei crediti di carbonio agricoli è in piena espansione, trainato dall’interesse di aziende agroalimentari e della grande distribuzione, sempre più impegnate a ridurre e compensare la propria impronta carbonica lungo tutta la filiera.

Acquistare crediti “di filiera”, generati da fornitori agricoli certificati, è un modo concreto per rendere più sostenibili le produzioni alimentari, creando anche valore condiviso tra imprese e agricoltori.

Non mancano però le sfide, come la misurabilità e tracciabilità del carbonio sequestrato, la persistenza degli interventi nel tempo e la necessità di garantire una reale addizionalità per dimostrare che la riduzione non sarebbe avvenuta in assenza dell’iniziativa. Anche in questo caso, gli strumenti digitali sono la chiave per garantire trasparenza e credibilità.

Agricoltura di precisione e carbon farming: un binomio vincente

Filare di mais a livello del suolo coltivato in un campo non lavorato, con residui di colture di copertura nel terreno, pratica che contribuisce alla produzione di crediti di carbonio in agricolturaPer le aziende agricole che vogliono affacciarsi al mercato dei crediti di carbonio, l’adozione di soluzioni di agricoltura di precisione è uno step essenziale.

Solo attraverso un monitoraggio puntuale e una gestione basata sui dati è possibile dimostrare l’effettivo impatto delle pratiche adottate e massimizzare il valore economico ed ecologico dei crediti generati.

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