La primavera è alle porte e con essa cresce nel settore agricolo il timore delle gelate tardive, che negli anni passati hanno causato ingenti danni a vigneti e alberi da frutto.

In questo periodo molte colture iniziano a uscire dalla fase di riposo vegetativo e l’ingrossamento delle gemme prelude allo sviluppo dei germogli. Le temperature miti e le giornate soleggiate che stiamo vivendo hanno anticipato tale fenomeno aumentando, nel caso si verifichino gelate tardive, il rischio per le colture più suscettibili come vite, actinidia, pesco, ciliegio, albicocco, pero, melo e agrumi.

Confagricoltura Emilia-Romagna ha dichiarato che circa 38.000 ettari di frutteti sono a rischio di ritorni di freddo quest’anno. Inoltre, è doveroso ricordare come la gelata avvenuta in queste aree nell’aprile del 2023 abbia comportato una riduzione della resa dell’80%.

La primavera è alle porte e con essa cresce nel settore agricolo il timore delle gelate tardive, che negli anni passati hanno causato ingenti danni a vigneti e alberi da frutto.

In questo periodo molte colture iniziano a uscire dalla fase di riposo vegetativo e l’ingrossamento delle gemme prelude allo sviluppo dei germogli.

Le temperature miti e le giornate soleggiate che stiamo vivendo hanno anticipato tale fenomeno aumentando, nel caso si verifichino gelate tardive, il rischio per le colture più suscettibili come vite, actinidia, pesco, ciliegio, albicocco, pero, melo e agrumi.

Firefly agrumeto con frutti sui rami ricoperti di brina in primavera - Agricolus

Confagricoltura Emilia-Romagna ha dichiarato che circa 38.000 ettari di frutteti sono a rischio di ritorni di freddo quest’anno. Inoltre, è doveroso ricordare come la gelata avvenuta in queste aree nell’aprile del 2023 abbia compo